Farcela a farcela

Di come attaccare gli adesivi conservati dalle elementari sia la forma di ribellione che ci è rimasta.

L’anno scorso ho inventato la Festa del Farcela. Si tratta di una ricorrenza fittizia che mi serviva per trovare le energie per smontare gli addobbi di Natale e che mi è sfuggita di mano. Le regole della Festa del Farcela sono le seguenti:

• Accendere le candele troppo belle per essere usate

• Attaccare gli adesivi che conserviamo dalle elementari

• Mettere il pigiama più bello che abbiamo

• Iniziare un taccuino nuovo (anzi, regalare e farsi regalare un taccuino nuovo).

Essere stati cresciuti dalle generazioni traumatizzate da bombardamenti e anni di piombo ha fatto sì che canalizzassimo il terrore dell’imprevisto nella mania di controllo e in un certo pensiero magico:

“se uso questo adesivo per segnare in agenda un giorno men che perfetto lo avrò sprecato e sarà perso per sempre”.

Con questo pensiero il nostro Padre Maronno interiore ci ha impedito di goderci anche la più minima delle conquiste, tipo un adesivo omaggio in un diario. E così i taccuini con una prima pagina non scritta esattamente come volevamo noi si accumulano,le tisane speciali si guastano, le candele si riempiono di polvere e zanzare morte, il corredo ingiallisce nell’armadio e la biancheria bella non ci sta più.

Ora, persone ben più celebri di me hanno fatto i soldi hanno aiutato il prossimo spiegando che anche nel giorno più perfetto succederà comunque che qualcuno ti fregherà un parcheggio o che i ciuffi davanti si arriccino con l’umidità. Nessuno di noi è mai andato ad un funerale di qualcuno elogiato per aver conservato tutte le candele regalate negli anni.

Però la mia filippica sul tema, nonostante la mia zero formazione nel campo della psicologia ha fatto centro perché questa è l’Italia, signori. Ho ricevuto centinaia di messaggi di gratitudine da parte di persone che si sono rese conto di essersi bloccate da sole e hanno iniziato da quella domenica a godersi un pochino di più le cose belle faticosamente guadagnate.

Il mio personale successo nel campo del Life Coaching quindi è aver convinto legioni di trentenni a usare gli adesivi di Sailor Moon.

Sono la Tony Robbins delle candele profumate.

Dal punto di vista della mia evoluzione personale, visto che già da un po’ attaccavo adesivi e usavo agendine e bruciavo candele, ho deciso di inaugurare questa Newsletter. Avevo bisogno di uno spazio in cui non ci fosse un cambiamento di algoritmo ogni venti minuti, potessi scrivere quanto voglio, potessi ignorare ogni regola della grafica e che permettesse a gente che è piena come il Nilo di discutere nelle sezioni commenti dei Reel con gente che ha l’umore di chi ha appena trovato una cacca di cane nel bidone dell’umido.

Avevo bisogno di un posto in cui far traslocare i miei amati Miny Pippony, quelle elaborazioni di testi e grafici che poi mi hanno dato la spinta per scrivere un libro. Mi è piaciuto molto scrivere il libro, nonostante le ondate di panico quando ho bucato tre consegne una dopo l’altra. Sono ancora onestamente stupita di esserci riuscita anche se stavo sempre in tour.

A proposito, diamo gli annunci di fine Messa con tanto di link per fare i biglietti: ricomincerò il tour il 23 a Cantù (bisogna fare un account per comprare il biglietto su questo sito, onestamente se lo fate siete i miei eroi perché io piuttosto vado al botteghino e lo faccio In Real Life con tutto lo sbatti del dover trovare il parcheggio), il 24 Gennaio a Busto Arsizio, il 25 a Mantova, il 29 a Firenze.

Qui il link completo con tutte le date, ma poi di mese in mese metto gli aggiornamenti.

Che dire, grandi che siete arrivati a leggere fin qui!

Ci vediamo su questi schermi - e con tutta la magia del Dolby Surround a teatro.

Giorgia